15/03/2012 (Edilportale)
Intervenendo in Commissione Territorio, Ambiente e Beni Ambientali del Senato per illustrare gli indirizzi del Governo in tema di tutela del paesaggio, il Ministro per i Beni e le Attività Culturali, Lorenzo Ornaghi, ha annunciato che il suo Ministero si farà promotore di una nuova legge in materia di governo del territorio, che fissi i principi fondamentali e favorisca la riqualificazione dei centri urbani e delle periferie.
Secondo Ornaghi la legge urbanistica 1150/1942 è obsoleta e deve essere rinnovata al fine di contenere al massimo il consumo di suolo ed indirizzare le attività edificatorie verso il rinnovamento e la riqualificazione delle città. A detta del Ministro, il Governo ha già fatto un importante passo avanti con il Decreto Sviluppo (DL 70/2011) che impone alle Regioni l’approvazione di leggi per la razionalizzazione del patrimonio edilizio esistente e la riqualificazione di aree urbane degradate.
Nel suo intervento, centrato sul paesaggio, Ornaghi ha dichiarato che in Italia le superfici artificiali sono aumentate tra il 1956 ed il 2001, del 500%, e in molte zone si può osservare il paradossale fenomeno secondo cui , a fronte di un decremento demografico, si è verificato un incremento delle superfici urbanizzate. Secondo il Ministro, ciò è dovuto oltre che agli investimenti sul mattone, al fatto che le esigenze finanziarie spingono gli Enti locali ad utilizzare l’edificabilità dei suoli come strumento di politica di bilancio.
Con l’emanazione dei nuovi piani (paesaggistici) la pianificazione paesaggistica sarà estesa all’intero territorio regionale, non più limitata ai beni soggetti a vincolo, rendendo il piano paesaggistico strumento di pianificazione di area vasta in grado di dettare le invarianti dei processi di trasformazione e di indirizzarle verso aree già urbanizzate o artificiali da recuperare e riqualificare, preservando i suoli agricoli e i paesaggi di maggior pregio. Entrerà altresì in vigore la semplificazione introdotta dal DL 70/2011 riguardante il parere della Soprintendenza per i beni architettonici e paesaggistici, obbligatorio ma non vincolante in determinate situazioni e comunque favorevole decorsi 90 giorni.
Intervenendo sul regime degli indennizzi il Ministro Ornaghi ha detto che “il sistema vigente riconosce il prezzo di mercato per i suoli edificabili o edificati e concede uno sconto, anche più del 40%, nel caso di suoli agricoli, favorendo così il consumo di territorio agricolo. Questa situazione, unita alla più alta sensibilità dell’opinione pubblica in materia di tutela dell’ambiente e del paesaggio, rende urgente limitare il consumo del suolo che, insieme al fenomeno della dispersione urbana, mette a rischio il paesaggio italiano”. Per il Ministro è necessario rifiutare decisamente il sistema dei condoni edilizi, non intendendo, con ciò, creare ostacolo alle imprese edili già indirizzate al recupero delle periferie degradate e delle aree industriali dismesse e al miglioramento dell’efficienza energetica del patrimonio edilizio.
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