Barbara Tronchi ingegnere

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13/2/2013   huffingtonpost.it

Il fotovoltaico in Italia sta davvero diventando adulto: la potenza installata cumulata è cresciuta negli ultimi cinque anni di quasi 40 volte. In pratica, in termini energetici, nel 2012 la produzione fotovoltaica è stata equivalente ad almeno un paio di centrali nucleari. Molti ritengono però che i costi associati ai vari Conti Energia siano eccessivi. In realtà, la storia ci insegna come gli investimenti nell'energia debbano essere valutati su tempi lunghi, tenendo conto di tutti i costi associati e dei risparmi conseguiti. Il punto è che oggi in Italia non dovremmo tanto dibattere su quanto sia stato utile o meno l'investimento fatto. Questo giudizio andrebbe lasciato ai nostri figli.

Oggi ci si dovrebbe impegnare su un dibattito più proficuo, cioè quali debbano essere gli strumenti migliori da mettere in campo che sostengano la crescita nelle fonti rinnovabili, a partire dai risultati ottenuti e dagli errori commessi. Un importante spunto viene dall'Europa e dal forte accento che è stato recentemente posto sull'incentivazione dell'efficienza energetica. Infatti, più del 40% del consumo finale di energia è legato agli edifici, e l'Europa richiede politiche d'incentivazione delle ristrutturazioni edilizie che consentano di risparmiare energia sul parco esistente di edifici. All'interno di queste politiche deve rientrare anche la futura incentivazione del fotovoltaico.

Legare la produzione fotovoltaica agli edifici comporta molteplici vantaggi: non si consuma territorio, la produzione è vicino alle zone di maggior consumo, si minimizza l'impatto sulla rete elettrica, il valore economico del kWh prodotto è maggiore grazie all'autoconsumo e, infine, si crea spazio per nuovi modelli economici che consentano ai capitali privati di entrare nel sistema in modo virtuoso, ad esempio attraverso società di servizi energetici (ESCO).

In quest'ottica si pongono diverse proposte d'incentivazione: un'estensione del Conto Energia che premi solo i piccoli impianti e l'autoconsumo, la conferma del meccanismo dello Scambio Sul Posto per l'energia scambiata con la rete e la detraibilità fiscale di parte dell'investimento. Per esempio, le detrazioni fiscali sull'IRPEF legate alle ristrutturazioni edilizie e quelle per il risparmio energetico sull'IRPEF e sull'IRES sono potenzialmente ottimi strumenti d'incentivazione, ma devono confluire in un unico meccanismo che abbia i vantaggi specifici di entrambe le misure e copra le varie modalità di intervento su un edificio che possono fare efficienza energetica, in senso lato. E' fondamentale quindi che il meccanismo di detrazione, in atto dal 2013 in poi, consideri in modo esplicito il fotovoltaico come oggetto d'incentivazione e che tale meccanismo sia stabile, senza scadenza temporale e applicabile a tutti gli edifici, sia a carattere residenziale che industriale e commerciale.

Tutto ciò viene già sperimentato in altre parti del mondo come ad esempio gli Stati Uniti, con la loro politica di detrazioni fiscali e di crescita del mercato del fotovoltaico finanziato da terzi, o il Regno Unito, che ha lanciato il 'Green Deal', un nuovo programma d'incentivazione basato su fondi europei che premia gli interventi di ristrutturazione degli edifici volti a incrementare l'efficienza energetica e la produzione di energia da fonte rinnovabile.

Lo sviluppo del fotovoltaico, soprattutto se associato al risparmio energetico, può diventare una forte spinta per la crescita economica del Paese. Per fare sì che ciò accada occorre utilizzare dei corretti sistemi incentivanti che premino il risparmio energetico e deprimano gli aspetti speculativi. Per fare sì che ciò accada occorre una Politica che si ponga le giuste domande per il futuro del Paese e non una Politica che persegua facili e immediate speculazioni.

Perché l'Italia non dovrebbe rilanciare lo sviluppo economico a partire proprio dall'energia, cavalcando la 'rivoluzione' che inevitabilmente trasformerà radicalmente tutto il sistema energetico nel prossimo decennio? Il fatto che nel nostro Paese ci siano poteri che, privilegiando l'interesse dei soliti pochi grandi gruppi, frenano in ogni modo questo sviluppo, non può certo essere un motivo sufficiente per non farlo.
Il fotovoltaico in Italia diventa adulto
puc
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  E’ la passione per le problematiche ambientali, unita all'esperienza nella Progettazione Architettonica, Tec-nica ed Impiantistica degli edifici, che induce lo Studio Tecnico bt a proporre la sua professionalità anche al cliente che si appresta a costruire o restaurare il suo edificio in un'ottica di ecocompatibilità e di alta efficienza energetica.
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  Ecco perché lo Studio Tecnico bt si propone come riferimento anche per la progettazione e l’installazione di impianti solari termici e fotovoltaici, mini impianti idroelettrici, analisi termografiche, certificazioni ener-getiche, avvalendosi della collaborazione di professio-nisti che accompagnano l’esperienza a una mai scon-tata serietà.
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