Barbara Tronchi ingegnere

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13/04/2012   vostrisoldi.it

E’ stato finalmente varato lo schema di decreto ministeriale per il nuovo regime di incentivazione per l’energia fotovoltaica. Per quanto concerne, in particolare, il quinto conto energia, è stata prevista l’entrata in vigore con decorrenza 1 luglio 2012, salvo il raggiungimento – in data successiva – del tetto di 6 miliardi di euro di spesa.

La spesa annuale per il fotovoltaico salirà di 500 milioni di euro, arrivando così a 6,5 miliardi di euro.

Confermata inoltre l’indiscrezione secondo la quale gli impianti fotovoltaici di potenza superiore ai 12 Kw potranno accedere agli incentivi solo previa iscrizione in un apposito registro detenuto dal Gestore dei Servizi Energetici, nei limiti di quantitativi predeterminati di potenza annua, con un criterio che rispetterà la priorità delle installazioni sugli edifici.

Gli impianti di potenza inferiore ai 12 Kw saranno invece liberi di accedere agli incentivi dopo l’entrata in esercizio.

Come prevedibile, pertanto, gli incentivi al fotovoltaico, dal 2013, aumenteranno di soli 3 miliardi di euro l’anno contro gli attuali 6 miliardi. Un contenimento di spesa piuttosto significativo, che coinciderà con un graduale aumento degli incentivi nel corso degli anni successivi, in misura inferiore rispetto a quanto stabilito nel precedente regime.

Saranno inoltre garantiti tutti gli incentivi finora promessi (9 miliardi di euro l’anno al 2020), con incremento di altri 3 miliardi di euro l’anno per aiuti pubblici (con valore complessivo di 12 miliardi di euro, contro i 15 miliardi di euro previsti dalla precedente normativa).

Ma quali saranno i benefici del Quinto Conto Energia? E, soprattutto, con i conseguenti risparmi generabili, l’investimento eco-energetico sarà ancora conveniente?

Cerchiamo di rispondere con ordine alle due domande con un piccolo passo indietro. I precedenti Conti Energia sono stati abbondantemente generosi, riservando gli italiani che avessero optato per installazioni fotovoltaiche delle tariffe incentivanti molto convenienti, spesso in grado di consentire un reintegro dell’impiego iniziale nel breve – medio periodo. Tutto ciò ha però portato a un incremento del costo di sistema per il fotovoltaico, con il presidente Enel Paolo Colombo che ha di fatti dichiarato come “gli effetti negativi di una programmazione sbagliata, che ha destinato al fotovoltaico incentivi importanti, sono evidenti. Se al 2011 sono stati 6 miliardi gli incentivi al settore, fino al 2030 si stima che il loro costo potrebbe arrivare a 130 miliardi di euro”.

Per cercare di correre parzialmente ai ricavi, il governo sta valutando un nuovo Conto Energia certamente più avaro, ma che non dovrebbe minare alla base la convenienza dell’investimento eco-energetico.

Stando al contenuto della bozza del Conto, infatti, il governo intenderebbe continuare a premiare quei cittadini che perseguono – mediante le unità fotovoltaiche e di sfruttamento dell’energia solare – l’importante obiettivo delll’efficienza dei costi e dei vantaggi ambientali. Il tutto verrà tuttavia disciplinato in maniera più rigida, con iscrizione dell’impianto in un apposito registro, ed ecoincentivi concessi a determinate tipologie di impianti.

Ad essere presi in considerazione – e a divenire nuovo oggetto di benefit fiscale – saranno principalmente quelli nuovi, quelli ibridi, quelli già previsti dai progetti di riconversione del settore bieticolo – saccarifero.

L’ottenimento dei benefici sarà ancora una volta legato alla richiesta al GSE, e all’iscrizione nel registro informatico (aperto entro il 30 giugno 2012). Per l’iscrizione al registro occorrerà pagare una quota che varia da 80 a 2.200 euro in base alla potenza dell’impianto fotovoltaico.

Nonostante tale costo iniziale, e nonostante il preannunciato taglio delle tariffe incentivanti, a giudizio degli analisti l’investimento in energie rinnovabili continua ad essere un impiego molto conveniente sul lungo termine, valutando altresì la durata dell’efficienza dell’unità eco-energetica stessa.

Una mano d’aiuto dovrebbe tuttavia provenire dai finanziamenti bancari: i prestiti per gli investimenti in energie rinnovabili, frequentemente utilizzati per sostenere le operazioni di impiego eco-energetico, sono oggi disponibili a tassi molto esosi, spesso in doppia cifra.
Incentivi 2012 per il fotovoltaico
puc
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